(Tempo di lettura: 2 minuti)
(Nella foto EM314 per la prima volta su Colle della Maddalena)
Era il 4 maggio 2020 quando il
Governo italiano ha posto fine al divieto di allenamento a seguito dell’emergenza sanitaria per il Covid-19. E puntualmente, il 4 maggio
scorso, io e Ipazia siamo usciti per
la prima volta dopo più di due mesi di chiusura forzata.
Per la prima uscita siamo andati
a fare “una sgambata” di 45 km a Stupinigi.
Da allora ho percorso circa 400 km.
400 chilometri di “gamba”, un
paio di ascese sulle colline torinesi e qualche cavalcata in alcuni trail. Ho
cercato quindi di riprendere contatto con tutti gli elementi che mi
accompagneranno nei prossimi mesi di preparazione, in vista del mio debutto
dell’anno prossimo.
Dopo un mese posso quindi fare un
primo bilancio, e sulla base di questo pianificare i prossimi mesi di
preparazione.
Lo scorso 6 marzo, poche ore
prima della chiusura del Paese per l’emergenza Covid-19, avevo fatto il mio
record personale sul mio percorso di allenamento. Da qualche mese ormai ho un
“percorso fisso” all’interno del Parco
Naturale della Mandria, che utilizzo per gli allenamenti. Avere un percorso
fisso mi mette nelle condizioni di avere parametri fissi e punti di riferimento
per valutare la progressione della mia preparazione. Lo scorso 28 maggio ho
battuto quel record, con un vantaggio di circa 3 minuti e mezzo su 40 km. In
altre parole mi sono dato 1 chilometro e mezzo.
Il primo mese di allenamento ha
visto anche il mio primo allenamento in salita, sull’ascesa che porta al Colle della Maddalena, la collina più
alta di Torino.
La mia conformazione fisica è
ancora in evoluzione con un rapporto peso-potenza spostato ancora un po’ troppo sul peso. Il
mio metro e novantuno e la mia carriera da giavellottista hanno lasciato
muscoli e peso. Tuttavia sono riuscito a raggiungere la cima e ho cominciato a
lavorare in salita. Un fattore molto importante per me.
Tuttavia, al di là dei fattori
positivi che ho esposto ci sono altri fattori che sto cercando di comprendere.
Sono difficili da comprendere perché rientrano nell’ambito delle “sensazioni”.
Nonostante i dati vedano dei miglioramenti, faccio una certa fatica a ricercare
le sensazioni corrette nell’ambito della tecnica di guida e del recupero post
allenamento. Sono convinto che si tratti di scorie del lungo periodo di stop,
ma non mi fanno vivere appieno le mie performance.
So che devo aspettare (e questo
lo odio) e devo continuare ad allenarmi (e questo mi piace).
Nelle prossime ore, insieme allo
staff di EM314 metteremo a punto la
scheda di allenamento dei prossimi due mesi. Presto ti racconterò l’evoluzione.
Nel frattempo, seguimi sui miei canali social:
Facebook: www.facebook.com/EM314official
Instagram: www.instagram.com/emmanuelemacaluso
Twitter: https://twitter.com/E_Macaluso
Linkedin: www.linkedin.com/company/em314